La ricordiamo tutti per "Un'estate al mare" o "Alghero", tormentoni estivi degli anni '80, eppure insieme a Battiato ha cantato una (secondo me) tra le più belle canzoni italiane, anzi siciliane "Strade parallele" che ho amato all'inverosimile per svariate ragioni.
Da poco invece ho scoperto una sua "canzoncina" che è un piccolo gioiello per via del ritmo, la vocalità e la sorprendente ironia interpretativa.
E poi è un tema che ultimamente sento molto vicino, rimanere zitella e riderci su. Eh già, perchè superati i quaranta se non sei regolarmente accoppiata non ti chiamano più "single" .
Ma noi ce ne freghiamo e ci prendiamo per il culo da sole come fa Giuni Russo in questa "Illusione".
Dedicata a tutte le donne. Zitelle! :D
Mah, poi lei pare fosse pure lesbica, quindi neanche è detto che credesse a ciò che cantava (però lo cantava in modo a dir poco divino!!!).
RispondiEliminaIo non canto (e se lo faccio sotto la doccia rischio di annegare, tanto sono svampita!), ma sto meglio sola soletta :-)
Penso che ormai per me la questione è che qualsiasi uomo con cui entro in contatto seriamente 1) non voglia farsi venire un infarto dovendosi confrontare col turbinio della mia vita e 2) non tolleri la mia 'inaffidabilità' e tendenza a sfuggire.
Cioè, mi sgamano subito ;-D
Non sapevo del suo orientamento sessuale ma mi è piaciuto molto il modo in cui canta questa canzone.
RispondiEliminaBeh, ognuno ha i suoi motivi per essere "zitella" :D
Bacione alla bella svampita ;-)