Oggi vorrei darvi un consiglio.
Se avete finalmente deciso di fare spazio sul pianeta togliendovi la vita, assicuratevi che il vostro metodo di autoeliminazione sia sicuro al 100%.
Io faccio parte della categoria sopravvissuti a se stessi, per cui non parlo per sentito dire.
Aver fallito al tentato suicidio la ritengo una delle cose piu' gravi che possano capitare, perche' in questo modo si perde anche l'ultima possibilita' di mettere la parola fine a tutto cio' che non vi sta bene (malgrado io abbia letto di un caso in cui una donna ci sia riuscita al nono tentativo, ma anche in questo occorre la signora Costanza e, come forse avrete letto in un mio post, lei non mi vuole bene).
Probabilmente pero' il vero impedimento e' un altro, vale a dire il pensiero che possiate sopravvivere al secondo tentativo e rifarvi quindi la gitarella ricreativa in manicomio (ora li chiamano reparti psichiatrici, in ospedale), luogo in cui, a parte fumare per circa 14 ore di fila e pensare che stai DAVVERO uscendo fuori di testa, non offre tanti altri svaghi.
Il pensiero di ritornarci ti frena enormemente, ti fanno capire che se lì dentro non si sta esattamente come in un "centro benessere" e' proprio perche' vogliono "insegnarti" a non commettere piu' questi gesti sconsiderati e brutti brutti...
Ti puniscono per quello che hai fatto e ti trattano come una pazza, rinchiudendoti (senza ovviamente il tuo consenso) insieme ad una banda di schizofrenici di ogni tipo e se non hai qualcuno che ti voglia bene e che tenti di tirarti fuori da lì nel piu' breve tempo possibile, (e/o se non sei abbastanza "forte") puoi tranquillamente diventare uno di loro e non uscire mai piu'.
E' un vero e proprio SEQUESTRO DI PERSONA.
La cosa buffa pero' e' che non puoi nemmeno denunciarlo alla polizia perche' e' collusa coi camici bianchi che hanno lo strapotere decisionale sulla tua persona.
E quando sei lì dentro tutti questi pensieri di ingiustizia, in contemporanea con quelli di assoluta impotenza, ti fanno incazzare ancora piu' del fatto che ti abbiano salvato la vita senza che TU lo chiedessi.
Pero' devi stare attenta a non incazzarti troppo altrimenti prolunghi il soggiorno.
Allora devi essere forte e farti furba, il quarto giorno, quando ho capito che stavo andando in pezzi col sistema nervoso, sono finalmente riuscita ad avere un lungo colloquio a quattrocchi con il primario responsabile del mio "rilascio".
E dentro quella stanza ho raccolto tutte le ultime forze rimaste per mostrarmi calma e "normale" (il desiderio piu' intimo, in realta', era quello di mettergli le mani al collo e minacciarlo di morte se non m'avesse fatto uscire immediatamente) mi chiese tantissime cose, ed ho mentito quasi su tutto perche' sapevo che era l'unico modo possibile per fuggire da lì.
Ero pentita del gesto...avevo capito che e' una cosa sbagliata...e via dicendo con tutte le stronzate che vogliono sentirsi dire.
Mentre in realta' pensavo:
"brutto idiota, il gesto in sè non e' affatto sconsiderato, anzi, e' il gesto piu' "sensato" che una persona sana di mente e dotata di discrete facolta' mentali possa mettere in atto, TU, TU SEI INSENSATO perche' non hai materia grigia sufficiente e neanche la sensibilita' adatta per avvertire che c'e' qualcosa di sbagliato nel venire al mondo sapendo che le parole FELICITA', GIUSTIZIA, ARMONIA e tante altre, sono solo invenzioni strampalate che non hanno alcun corrispettivo nella realta'".
Ma non potevo dirgli cose simili, altrimenti sarei ancora rinchiusa in quel reparto e non potrei essere qui a raccontarvelo.
Scusate, mi chiamano, e' il momento della medicina.
Eccomi, ho fatto tardi perche' ho dovuto simulare una partita di baseball davanti ad uno schermo spento per far divertire gli altri ospiti.
Ma finendo la mia storia...a fine colloquio, il grande capo formulo', disse e scrisse la sua diagnosi:
soggetto ansioso, con tendenze maniaco-depressive (ma va?) e personalita' disforica, cheeee???
Disforica lo dirai a tua sorella!
In realta' era la prima volta che sentivo questo vocabolo.
Così poi A CASA MIA, dopo essere stata rilasciata con un bel: "ti raccomando eh, fai la brava!", cercai il significato di questa parola.
Probabilmente c'e' qualcosa di vero anche in quello.
Ma come disse un grande filosofo (non ricordo piu' chi per via dei neuroni in fuga):
"Mettetemi un'etichetta e mi avrete annullato"
O forse lo ha detto la T-shirt di Dolce e Gabbana?